Nel 2023 il MAUTO ha festeggiato 90 anni e si prepara per i prossimi 90. Un elemento fondamentale del futuro dei musei è la possibilità di incontrare altre culture. Per l’occasione si è pensato di ampliare il raggio d’azione del museo provando a dialogare con rappresentanti delle più varie discipline – dall’arte alla musica, dalla filosofia al design di interni – per capire come il “discorso sull’auto” può mutare la propria natura per incontrare le esigenze di un’opinione pubblica che vede sempre di più nelle automobili un elemento di crisi, crisi che si riflette anche nella stessa industry, e che può essere una straordinaria occasione di cambiamento e adattamento. Un incontro che ha coinvolto nomi importanti della cultura italiana e internazionale, nomi che si sono interrogati sul “paesaggio e passaggio” dell’automobile nel panorama più ampio della nostra storia di umani sul pianeta terra. Da questa occasione straordinaria per celebrare i novant’anni del Museo è nato questo primo quaderno del MAUTO che presenta i saggi e le idee emersi da questo originale convegno di voci in conversazione: dall’ingegnere Bruno Siciliano, che spiega come la robotica può influenzare il futuro della manifattura automobilistica, a Vicky Piria, che spiega cosa significa essere una pilota in un mondo prevalentemente maschile; da Lorenzo Ramaciotti, che riflette sullo stile italiano nel disegnare auto, alla ex progettista automotive Ann Kiefer, che racconta come si entra ed esce da un cosmo professionale complesso e specializzato per approdare a una forma di creatività senza vincoli, a tanti altri interpreti della cultura contemporanea. Il primo dei Quaderni del Museo dell’Automobile è una memoria al futuro, come scriveva Sciascia: uno scrigno di possibilità, strade alternative, percorsi poco battuti, dentro e fuori l’abitacolo delle discipline.